Testi del CD "QUARANTANNISUONATI", di CARLO ENRIETTI

Miss K

Ferro

Sono nato ad Aosta

Le ragazze che non si stancano mai

Serena felicità

Degenerando

Il mare in quarta fila

Fish blues

Sciapò

Pino!

Cielo duro

Papa que ch'a te?

Mi scappa il rock, mi scappa

Questa volta non lo prendo più

Mi scappa tutto ciò che credevo

Fats Domino;

Dove posso andare, come posso fare

Aiutami tu:

Non si può fermare, ho voglia di urlare,

Non ne posso più

Miss K, misteriosa,

Miss K Ska, ska, scappa con me

Miss K tenebrosa, enigmatica,

Sco, sconvolgimi!

Mi scappa il senso, mi scappa,

Non capisco più;

Mi scappa dove comincia, dove passa,

Dov'è che va giù.

Prego il mio passato, dov'è andato,

Non lo trovo più.

Il posto non è giusto, sto perdendo il gusto,

Non suono più:

Mi scappa il rock, dove lo faccio...

Lo faccio qui!

FERRO

Ci batte su il martello

Rosso, giallo,

Bello, si;

    Deng-deng

Si scava nella terra,

Pace o guerra,

Doppio T;

    Deng-deng

      E' lui, è l'elemento

      L'ho nel sangue come te

      Il dolce conduttore

      Ci unirà

Salute, volontà, prigione,

Pugno

E' tutto lì;

    Deng-deng

E' nel mio mestiere

Mi ricordo

Grazie a lui;

    Deng-deng

      Mettiamo un'armatura

      Nella voglia che c'è in noi

      La nostra storia in piedi

      Resterà

Si batte finché è caldo,

Io ti voglio

Proprio qui;

    Deng-deng

La ruggine è una scusa

Siamo duri

Io e te;

    Deng-deng

Si batte finché è caldo, ecc.

SONO NATO AD AOSTA

1.Sono nato ad Aosta

Non sai quanto mi costa

Viver qui tutti i giorni

I miei soldi son spesi...

Tra svizzeri e francesi

    2.Sono nato ad Aosta

    Splende ma non è oro

    Il miraggio è un lavoro

    Chi ha già i soldi è più ricco...

    Gli altri non hanno un picco

3. Alla fine del mese

La mia lingua è il francese

Boccone avvelenato

E lo è sempre stato ...

Sono italianizzato

    4.Se ci penso un momento

    Questo è il vero tormento

    Siamo in mezzo all'Europa

    Un incrocio bastardo...

    E tra due San Bernardo

5.Guardo il mio Monte Bianco

Ma mi sento un po' stanco

Oggi ho voglia di palme

E di sabbie dorate...

Dov'e` stata l'estate?

    6. E sul Gran Paradiso

    Ti si apre un sorriso

    Quassù l'aria è più pura

    Più cultura e natura...

    Ma chissà quanto dura?

7. Ma c'è anche il Cervino

Qui si affoga nel vino

Un certo dispiacere

Che non passa col bere...

E' legato al potere

    8. Nei momenti più neri

    Con Dujany e Caveri

    Valdostani più veri

    S'è salvato il riparto...

    Ci veniva un infarto

9. Ed il piano trasporti

Con esiti un po' storti

Ma non so cosa dir

Come ci andrà a finir...

Non vogliamo piu` T.I.R.

    10. E` l'uovo di Colombo

    Qui nell'aria c'è il piombo

    Ed il particolato

    Se non son soffocato...

    E' perché sono nato (4vv.)

11. Sono nato ad Aosta [lalala lalala](3vv.)

Sono nato... et voilà!

LE RAGAZZE CHE NON SI STANCANO MAI

A.

Il cielo cade in terra

Con la nebbia questa sera

Ma la forza del tuo ballo

Lascia fermo anche me

    Le gambe in movimento

    L'energia è misteriosa

    Io ti penso in una notte

    In un rito primordiale

E io so che tu sai

Che io so che tu sei

Una delle ragazze

Che non si stancano mai

    C.

    La piega della tua bocca

    Mentre ti asciughi il sudore

    Prende la forma e il colore

    Di una preziosa orchidea

      Il ritmo ti porta via

      Di colpo scuoti la testa

      Il ballo è sempre una festa

      E' per scordarti di te

    Così mi chiedo perché

    Io so che tu sei

    Una delle ragazze

    Che non si stancano mai

Rit.

Quel fuoco dietro il tuo sguardo

Viene da molto lontano

L'animale più fiero

Non è sicuro di sé

    Così come altre volte

    Ci siamo dati la mano

    Ci siamo scambiati

    Ciò che di intimo abbiamo

Così un granello per volta

Passava la nostra vita

Nella clessidra del mondo

In una corsa insensata

    Quel fuoco ....

B.

Il tuo petto si alza

Il tuo cuore è veloce

Ti si rompe la voce

Mentre mi chiami con te

E mi chiedo perché

Io so che tu sei

Una delle ragazze

Che non si stancano mai

SERENA FELICITA`

Vieni cara Elisa,

C'è la luce accesa

C'è calore, amici,

C'è un bel gatto, c'è la spesa;

Finché c'è si inala

Finché non è finita

La puoi respirare

Ma non stringer tra le dita;

Perciò cara Elisa

Dopo questa cena

Facciamoci gli auguri

E la nottata è più serena.

DEGENERANDO

E' la mia liberazione

Mi si stende un po' la schiena

Solo un'interpretazione

La mia mente è troppo piena.

Il tempo perde, il tempo vola

Non m'importa della scuola

Con formaggio e Coca-cola

Mi regalo una pianola

Non compratemi regali

Automobili a pedali

I dolci, la televisione

Anche i Gamelan di Bali.

IL MARE IN QUARTA FILA

Questo mare... sai con Kundera

Pesa meno

E lì dietro passa il treno;

Tu ti spalmi quel vaso

Sulla fronte, il seno e il naso

Di crema solare

E il mare, il mare...

E' solo in quarta fila.

In fondo ai ciotoli la roccia:

Non va via la coda per la doccia;

Tanto a fine mattinata

Dopo la mezza grigliata

Sai mi arrendo, non ho scampo;

Niente gambero né shampoo:

L'altra mezza al pomeriggio

(Ma qui il tempo si fa griggio).

Se fa bello son panato

E mi friggo col gelato.

La tua pelle mi commuove

I profumi delle prove

Che non compri

Distillati col sudore

E poi anche il tuo calore

Ha a che fare, proprio adesso

Con tutto tranne che il mio sesso

In quarta fila...

FISH BLUES

...Ma cosa mi piglia

Tra i denti una scaglia

La scaglia di triglia

Sputando si scaglia

Con quel cameriere

Con l'aria importante

In quel ristorante

Ci andava zio Dante;

Il pane sapeva

Un poco di sale

E a lui un po' pesava

Il fare le scale

Dante era Gemelli

I versi più belli

Io sono un Acquario

E quindi al contrario

Il pesce mi piace

Di dentro mi nuota

Se ho la pancia vuota

Nessuno lo nota

Nessuno lo nota...

    Fish blues

    Fish blues

    La trota al salmone

    Che è un gran marpione

    Fa l'occhio di triglia

    E lui se la piglia;

    E la salmonella

    Si sa, non è bella

    Nessuno la vuole

    E lei se ne duole.

    Qualcuno la piglia

    Si piglia una sveglia

    La sveglia è feroce

    Se il pesce non cuoce.

    Si cuoce il branzino

    Per tutto il mattino

    Sobbolle la razza

    Con le ali, un po' pazza.

    Il polpo che è dotto

    Si è cotto di botto:

    Aggiungo un po' d'aglio

    Così non mi sbaglio

    Così non mi sbaglio...

      Fish blues

      Fish blues

SCIAPO'

Con le mani in tasca m'incammino verso un litro di vino

Con l'aria di uno che ha già masticato qualche volta il selciato

Me l'avevi raccontata in lungo e in largo e io t'avevo creduto

Con quel tuo "charme" un poco trasandato stile Bonnie Chicago

La nostra storia di separazione era un fatto scontato

La mamma, i soldi, l'auto, i tuoi amici, il fegato era ingrossato

Gli strappi nelle calze che mostravi non avevano effetto

Così hai pensato bene di lasciarmi a prender freddo nel mio letto

Il mio conto corrente finanziava tutte le tue pretese

Compresa l'officina di batik di quello stupido inglese

La ditta della zia di Bordeaux sempre senza risorse

Comprare coccodrilli ogni mese per poi farci le borse

PINO!

Il luogotenente

Del reparto Eternità

Urla in strada la rabbia

Il silenzio è il canto

I suoi occhi-ali

Fan vedere l'aldilà

Vola, Pino, vola,

La tua ombra la nostra strada

* Pino, Pino, Pino

Un sorriso [un saluto/un cenno]

Sobbalza il motorino.

Quando c'è la partita

Non sta bene urlare: "dài!":

Esultare in silenzio

Ogni tanto un tuo nemico

La morte non scherza

E ci impone il suo rigore

Con tutto quel freddo

Il tuo nemico è sempre solo

* Pino ecc.

Il gran mistero

Come sempre son le donne

Tutte madri o puttane

Ma quelle menti portano

I nuovi ricchi ci sono

Sono sempre più invadenti:

Sprezzanti, ingiuriosi,

Disgustosi, ottusi

CIELO DURO

(Qualche volta vi sarà capitato di alzare gli occhi e di incontrare un cielo basso, ostile, quasi solido nel suo compatto grigiore: un cielo "duro")

Giro intorno alla mia stanza

Devo uscire un po' di qua

Sento il vuoto nelle scale

Fuori il cielo opprimerà

La mia chiave gira a vuoto

Non rinuncio a indovinar (chissà)

E` Leone o Sagittario

Ci sta stretta nel mio diario...

E' distratta, guida male

E' un pericolo per me...

Mi sconvolge la sua voce

E' soda, sembra fatta in noce...

Tira indietro i capelli

La sua bocca, io muoio;

Alzo gli occhi al cielo

Perché non mi aiuta con lei:

PAPA QHE CH'A-TE?

"Papà que ch'a-té?"

"Séi lagnà, séi soulet

Ch'a lou tsan a vangné,

Ch'a l'èarba a séyé,

Ch'a lou bouq a résé,

Ch'a pamài la pachòn,

Ch'a pamài lou tèns,

Toui travaillon a la Régiòn.

    Ch'a de sout, ch'a de méndzé,

    Ch'a de travaill a tsèartsé,

    Toui son prest a prèdzé:

    Fa lou vèart, fa l'èar bon,

    Fa le vit, fa la nét...

    Méi le vié troouvon lon,

    Pamài gneun que le souit

    E le prò reston drét."

"Papà queutta ité..."

"Séi lagnà, séi soulet,

D'éi en gro tsagrén,

Que me rooudze lou dedén:

Vou toudzèn a la fén,

Toui pian, pian se n'èn von;

Cattrou vié d'én quignòn

Avouéi la leur pachòn...

    Nou vié n'èn pamài drét a rèn;

    Belle èn tché nou n'èmpatsèn..."

PAPA` CHE COSA C'E'?

"Papà che cosa c'è?"

"Sono stanco, sono solo,

C'è il campo da seminare,

C'è l'erba da tagliare,

C'è la legna da segare,

Non c'è più la passione,

Non c'è più il tempo:

Tutti lavorano in Regione.

    Ci sono soldi, c'è da mangiare,

    C'è del lavoro da cercare,

    Tutti son pronti a parlare:

    Ci vuole il verde, ci vuole l'aria buona,

    Ci vogliono le strade, ci vuole la neve...

    Ma i vecchi penano,

    Più nessuno che li segua

    E i prati restano dritti (non falciati)."

"Papà lascia stare..."

"Sono stanco, sono solo,

Ho un gran dispiacere

Che mi rode dentro:

Vado lentamente alla fine,

Tutti pian piano se ne vanno;

Quattro vecchi in un angolo

Con la loro passione.

    Noi vecchi non abbiamo più diritto a niente:

    Persino in casa nostra siamo d'impaccio..."