Mi presento

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CHE FUNGHI AVEVI MANGIATO?

Che funghi avevi mangiato
Quando mi hai baciato?

Mi son subito chiesto
Ci sarà vita su Marte?
Almeno qualcuno la sera
Per giocare a carte?
Il mio incontro con te
E' stato una bomba a scoppio ritardato
Ripensandoci bene mi sarei suicidato.
Insieme da soli
Me l'hai buttata lì
Come si butta un osso a un cane
Tra la lingua e il palato
Avevo quasi un grumo di catrame.
Da allora disdegno l'ascensore
Faccio le scale ogni giorno, velocemente,
Come un pianista diligente.

Che funghi avevi mangiato
Quando mi hai baciato?

Di giorno ormai sono italiano
E la notte russo:
Anche quando torno a casa mia
Qualche volta busso.
Che funghi avevi mangiato
Quando mi hai baciato?
Da allora la bistecca
Mi spacca la giornata in due
Anche da cotto il manzo
Mi sembra a quasi un bue.
Volevo, in fondo, fare lo stilista
Ma sono diventato un etilista.
Sono ormai come quei dementi
Che usano un tronco intero
Per fare uno stuzzicadenti.

Che funghi avevi mangiato
Quando mi hai baciato?

Mi hai ferito l'anima, sul fondo
Ed io ho visto la mia fine del mondo.
Il presente, in fondo, quello duro
Prende il passato, lo trita
E lo trasforma in futuro.

Che funghi avevi mangiato
Quando mi hai baciato?

COL CICLO SI VA IN BICI

Da quando ti sei alzata
La giornata è rovinata (mh, mh, mh)
Non sai cosa ti metti
I calzoni troppo stretti
Tutta la famiglia ormai lo sa... ma

Col ciclo si va in bici
Si può essere felici
La tua dieta è controllata
Cereali ed insalata
Col ciclo si va in bici
Io sto attento a quel che dici
Col ciclo si va in bici
Cheeky cheek, cheeky cheek

Lo so che sei nervosa
E hai la fitta dolorosa (mh, mh, mh)
Invece dell'amore
Solo sbalzi d'umore
Tutta la famiglia ormai lo sa... ma

Col ciclo si va in bici
Anche in tandem si è felici
Chissà se la salita si farà...
Col ciclo si va in bici
Stai attenta a quel che dici
Chissà se anche la tata oggi ce l'ha...
Col ciclo si va in bici
Cheeky cheek, cheeky cheek

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Mi evolvo

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BANDIERE

Uh, bandiere Uh, bandiere
C'era una svolta, come nelle favole,
Non l'orco, il lupo, solo buone tavole
Ce la davano a bere, ma l'acqua si perde
Riparare i tubi è un'azione più verde
C'è chi vince anche senza le braccia
E dopo per giunta ci mette la faccia
Gli basta solo un po' d'acqua da bere
Mostra la strada, ma non pensa al potere

Ah, bandiere Ah, bandiere

Il mare è a quadri come un gioco di scacchi
Le navi, le barche fanno fumo a pennacchi
Io qui non ti voglio, sei brutto e cattivo
E sei anche nero, se posso ti schivo
Ti lascio al vicino che è ricco e potente
Io quando m'impunto divento fetente
Io so che son figlio di mamma e papà
Di te non m'importa, mi mangio un babà

Ah, bandiere Ah, bandiere

Con le nuove scarpe sono proprio più fico
Ma quanto son bello, fin nell'ombelico
Infatti lo mando a tutti i compagni
Coi loro "mi piace" son lauti guadagni
Guardando giù in basso ho picchiato la testa
Con 'sto grosso bozzo è finita le festa
Guardavo giù in basso, non è colpa mia
Quell'altro mi stressa, con l'economia

Ah, bandiere Ah, bandiere

Ma sai quanti sono gli stati diversi
Che mentre contavo qui ci siamo persi
Ognuno qui è bravo, è un poco speciale
Fa meglio una cosa che l'altro fa male
Ma se ciò che dici io non lo capisco
Diventa un motivo per frodare il fisco
Se tu mi contesti mi trovi un errore
Io ti tiro fuori il mio tricolore

Ah, bandiere Ah, bandiere

TEA BAG SQUEEZER

Hi! The screw-teen-izer is back! It's been a long time... In this world of virtual imaginary guitars, there are lots of assholes who try and squeeze every drop of energy out of you, and they usually drink tea...

You're a teabag squeezer,
You're a teabag squeezer,

That's what you are doing
That's very easy to see
I grant from now on
You won't do that to me!

I watched you the other day, as you were drinking your usual cup of tea. Pulling the teabag out, you squeezed it against the rim of the cup, as to squeeze every drop of liquid out of it. That's exactly what your frame of mind is: you try and squeeze everything out of everybody...

You're a teabag squeezer,
You're a teabag squeezer,

That's what you are doing
That's very easy to see
But be sure from now on
You won't do that to me!

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Malessere, purificazione

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ABBASSO IL VOLUME

Proprio perché amo leggere
Abbasso il volume a letto
Ma perché i libri letti
Si allontanano dai letti?

Voglio un letto fatto a libro
Riposo più sapiente
Quello sarà il mio tetto.
Con lo schermo mi gratto: sono intollerante
Se chi vi appare a un tratto è più o meno ignorante

Il libro è tutto a specchio
Mi fa guardare dentro
Ed anche ad occhi chiusi
Si riesce a fare centro.

Abbasso il volume e scivolo
Uno stato di grazia
Il corpo si abbandona
La mente è già più sazia.

Abbasso il volume e ascolto
La musica interiore
Concetti bene oliati
Collegamenti antichi
Prosciutto con i fichi...

Il letto-libro sfoglia
Petali controvoglia
La copertina scalda
Ma i piedi suoi son freddi

Noi ci riuniamo a letto
Con sottolineature
Volumi usati, aperti,
Azzurre venature.

Abbasso il volume e afferro
Idee che tengo strette
Nel pugno dentro il sogno
In cui tutto è plausibile
Anche se poi da sveglio
Ritorna l'impossibile.

I miei grandi problemi
Li vedo in prospettiva
Da quando li lasciai
Il fuoco si è spostato
Li guardo in un "fish-eye"

Voglio essere obiettivo
Per questo alzo il volume
Fino a saturazione
Ma non troppo cattivo:
Un filo in distorsione.

Il libro mi ritorna
Devo andarlo a cercare
Per ritrovar le righe
Fino a memorizzare...

Abbasso il volume e spengo
Nel buio, più disteso
Abbraccio forte il libro
E tutto ciò che ho appreso.

BRICIOLE AI PICCIONI

Non hai più il vento tra i capelli
Non perché non c'è più il vento
E non sei mai stato travolto
Dallo tsunami di te stesso
E per suonare la chitarra
I cavi si attorcigliano lo stesso
E per le feste di Natale
Vai a trovare chi sta male
Ti dai da fare e aiuti gente
Che non ti si fila per niente.

L'ha scritto Erri: tutti in fondo
In ogni angolo del mondo
Da madri uscimmo, tutti quanti
Con un gran bel tuffo di testa,
Ma qui i più ricchi fanno festa.
Con il tuo ingegno tu potrai
Aiutare gente che è nei guai
E non dar retta a quei minchioni

Non è tempo ancora, sai,
Di tirare briciole ai piccioni.

Non hai più il vento tra i capelli
Non perché non c'è più il vento
Gli amici sono tutti a Malindi
Là li proteggon gli autoblindi;
Quella sì è una gran conquista
Così non sparano al turista.
Per te son tutti tali e quali
Diversi sì, non disuguali.

L'ha scritto Erri: tutti in fondo
In ogni angolo del mondo
Da madri uscimmo, tutti quanti
Con un gran bel tuffo di testa,
Ma qui i più ricchi fanno festa.
Con il tuo ingegno tu potrai
Aiutare gente che è nei guai
Tu non dar retta a quei minchioni

Non è tempo ancora, sai,
Di tirare briciole ai piccioni.

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Consiglio, ripensamento

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NANA BIANCA

La tua piccola taglia non faceva pensare
Quale grande persona fosse dentro di te

Nana bianca

Tu splendevi di meno vicino alla tua amica
Abbronzata e vistosa ti faceva sparire

Nana bianca

La tua grande sostanza era meno evidente
Anch'io m'ero sbagliato nel vederti così

Nana bianca

Quando ti ho avvicinata la tua grande attrazione
Ha cambiato sostanza proprio dentro di me

Nana bianca

Le tue labbra, il tuo seno in un corpo celeste
La mia piccola stella, non ti lascerò più

Nana bianca

Tanto spazio si copre, conducendo per mano
Chi ti ispira fiducia, qui si va più lontano
La grana fine della pelle
E' una materia delle stelle

Nana bianca

Nana bianca

DA UN LUOGO ALL'ALTRO

Mi sono ubriacato di Brut e di Stravecchio
Perché non sopportavo l'immagine allo specchio
Mi sono separato dall'eccesso di me stesso
Perché non tolleravo di avere dentro un fesso

Adesso sono io
Posso guardare dio
Dal mio punto di vista
Di ateo immanentista.

Da un luogo fino all'altro col corpo e colla mente
Mica ci arrivi gratis: la fatica si sente
Nel tempo e nello spazio trascini la materia
Oppone resistenza, rovini anche l'arteria

Adesso mi conosco
Il futuro è meno fosco
Procedo nel mio interno
Ed evito il mio inferno

Da un luogo fino all'altro io sfondo il mio soffitto
Perché se volo basso sarò sempre sconfitto
Piegando il mio continuo sono sempre più veloce
Io lascio andare il corpo, inseguo quella voce.

Comprendo cos'è l'universo
La materia ha un peso diverso
La forza inverte il suo corso
Il senso del viaggio è cambiato
Il tempo non è più passato

Da un luogo fino all'altro non ci sono più muri
Seguendo quel canale si avanza più sicuri
Il mio percorso ora si avvolge su sé stesso
Non c'è più un dentro o un fuori, ti accorgi che è lo stesso

Il senso del viaggio è cambiato
Il tempo non è più passato

Mi sono ubriacato col tempo e con lo spazio
Il rapporto tra quei due mi ha reso un po' più sazio
Se la velocità non è accelerazione
La sazietà non è per forza indigestione.

Adesso sono io
Mi preparo e mi avvio
Col mio punto di vista
Un'umile conquista.

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Verso l'apogeo

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FRANCESCO

Il nostro re è morto più dentro che fuori
I gatti già dormono al sole
Il governo è preso in un mulinello
Con gli annunci già troppe parole

Alice è più magra, ma non è sarda
Il suo pensiero è più sgombro che mai
Se ti pesco in montagna con una canna,
Sei azzurro, ma ti tolgo dai guai

La bianca neve che tiri dal naso
Ti ha fatto conoscere Bandolo
La matassa si avvolge in gomitolo
Bada bene di non perdere il filo

Ma se inizi un discorso con due avverbi e un gerundio
Significa che non hai niente da dire
E la figlia del fotografo si è sviluppata,
Ma le pellicole non ci sono più.

Il paese è pieno di amazzoni
Che non hanno mai visto un cavallo
Si concentrano solo sul cavaliere
Ma il finale è da libro giallo

E tu corri ancora dietro a un pallone
Che è gestito da mafiosi e da ladri
La tua auto ancora inquina il pianeta
Col tigre fossile dei nostri padri

Un tuo amico ti ha detto una volta
Nasci tondo e non morirai quadro
Ma il tuo quadro, dipinto, è solo un tondo
Se fai cassa ti danno del ladro

Ma se inizi un discorso con due avverbi e un gerundio
Significa che non hai niente da dire
E la figlia del fotografo si è sviluppata,
Ma le pellicole non ci sono più.

Se vuoi vivere solo di quello che scrivi
I tuoi testi non fan farinata
E' una pizza un po' gonfia di pensieri vivi
Tutto il resto è una fanfaronata

E tutti quanti si son ritirati
A pensare sotto grandi cappelli
La sostanza, lo vedi, l'hanno gettata
E conservano solo gli orpelli.

Le parole ormai si sono svuotate
Son palloni gonfiati di senso
L'aria fritta ti pesa, non la digerisci
Non significa quello che penso

Ma se inizi un discorso con due avverbi e un gerundio
Significa che non hai niente da dire
E la figlia del fotografo si è sviluppata,
Ma le pellicole non ci sono più.

E Kalashnikov è figlio della donna cannone...

DOVE NON SI TOCCA

Due binari in controluce in riva al mare
Il riflesso della Luna fa pensare

Due linee portano lontano
Tra loro non si toccheranno

Dove non si tocca tutto è più profondo
Ciò che non si palpa è di un altro mondo

Non ci si tocca, ci si sfiora
Un privilegio fino ad ora

Il sottofondo è solo lo sciacquio del mare
Che inquieta solamente chi non sa nuotare

La Luna illumina i difetti
Prima eravamo più perfetti

Una nave enorme lì può navigare
Un treno in mare invece può solo affondare

La forma è fondamentale
La massa sola, in sé, non vale

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Siamo arrivati

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SKA MARCIO!

Davanti a quello schermo
Con la mascella pendula
Tre metri sotto il plaid
Ti bevi la calendula

Ma quante volte hai visto
Lo stesso film, uguale
Appena tu lo scarichi
Comincio a stare male

Da quelle gesta insane
Nessuno che mi salva
In tema di tisane
Io opto per la malva

Ancora un altro pezzo
In cuffia, qui, isolato
Per toglierlo di mezzo
Io mi sono inventato

Comunque io ti dedico
'sto mio SKA MARCIO!

Non sono un assassino
Non faccio lo spietato
E sempre mi compari
A un attore truccato

Se qui però c'è un trucco
E' solo nel racconto
Non prendermi per scemo
Non sono mica tonto

Sempre lo stesso attore
Cambi ogni volta storia
Dev'esser vero amore
Ma basta con 'sta boria

E ancora io ti dedico
'sto mio SKA MARCIO!

Non riesco a star qui fermo
Non voglio disturbar
Ti lascio con lo schermo
Scendo qui sotto al bar

Il bagnoschiuma al sandalo
Ti ho comprato stasera
Ho chiesto alla commessa
Ma zoccola non c'era

Comunque io ti dedico
'sto mio SKA MARCIO!

BRODODIDADO

Senti un filo di fame
Qui si è fatto un po' tardi
Casseruola o tegame?

La serata è freddina
Con un poco di pasta
Faccio una minestrina

Sono Brododidado, Brododidado.

Mentre aspetti che bolla
Ma perché non aggiungi
Quella mezza cipolla?

Coi miei piccoli occhi
Guardo bene in cucina
Ma non vedo i marmocchi

Sono Brododidado, Brododidado.

I ragazzi e la bruna
Per raggiungere il sughi
Hanno preso la Duna

Sono degno compagno
Ti avvolgo e ti catturo
Come tela di ragno

Sono Brododidado, Brododidado.

A minuto diciotto
Tutto è già finito
Il glutine è già cotto.

Il ripiego consueto
Ti consolo e ti scaldo
E anche un po' ti disseto

Sono Brododidado, Brododidado.

Mi hai buttato di sotto
Con il freddo cucchiaio
E ora anche un biscotto?

Ma cos'è 'sto quadrato?
Ma con cosa mi abbini?
Anche col cioccolato?

Sono Brododidado, Brododidado.

Quanto è lontano il pranzo?
Vedo che sei deciso
A far fuori ogni avanzo

Tutto quanto hai finito
Senza tenere in conto
Da dov'eri partito.

Sono Brododidado, Brododidado.